BEN HARPER – ‘Bloodline Maintenance’ cover albumColoro che rimasero delusi dalla natura acustica strumentale, solista ed estremamente bassa di “Winter Is for Lovers” (2020) di Ben Harper saranno lieti di sapere che il cantautore è tornato alla grande.

Mentre la sua unità di supporto di Innocent Criminals rimane orfana del bassista Juan Nelson, morto a sessantadue anni, (sovraincide la maggior parte di questa musica suonando quasi tutti gli strumenti), queste aspre canzoni d’amore, ira storica e richieste di giustizia civile ricordano alcune delle opere più brucianti di Harper.

Dopo una breve, ma ipnotica, apertura in cui Ben sovrappone la propria voce più volte denunciando lo stato dell’attuale situazione mondiale, lancia un guanto di sfida verbale e musicale. Ingarbugliato in un funk strisciante e nerboruto uscito direttamente da “There’s a Riot Goin’ On” di Sly Stone, si scaglia, ululando ‘Black Lives Matter/’Perché la storia dice che non lo facciamo/Sei o cristiano o razzista/Tu non puoi essere entrambi’ con la stessa intensità torbida e rabbia pungente come qualsiasi altra cosa dal suo promettente debutto nel 1994.

Questa è solo la salva di apertura di un disco che scatena la furia del nostro per tutto, dagli eventi del 6 gennaio 2021, sull’appropriatamente intitolato “Where Did We Go Wrong” (‘Hanno preso d’assalto il castello/Ma il re si è rivelato essere una pedina’) ad un sontuoso “More Than Love” (‘adora il suo partner più di ogni religione/Vuole salvare la tua anima’) che incanala la sessualità di Marvin Gaye.

Combinando il personale e il politico e aggiungendo fiati jazz per buona misura in “Smile at the Mention”, l’autore piange per ‘giustizia snervante’, riferendosi alla storia degli afroamericani, ma poi sorride quando pensa al suo amante.

Ci sono alcune connessioni filosofiche e musicali nell’approccio di Gil Scott-Heron, ma Harper si sposta ulteriormente nel blues in canzoni come il robusto stile slide del Delta di “Knew the Day Was Comin'”.

Il suo impressionante modo di suonare il basso in piedi è un altro punto culminante di un rilascio che non tira pugni, prendendo una posizione indipendentemente dal contraccolpo. “Bloodline Maintenance” mostra ancora una volta l’emozionante coraggio artistico e concettuale di Ben Harper che pochi altri artisti osano tentare!!!


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