BEDOUINE – ‘Waysides’ cover album“Waysides” è il terzo album di Bedouine (Azniv Korkejia all’anagrafe), cantautrice dalle tinte folk originaria di Aleppo (Siria) attualmente stanziata a Los Angeles, città che probabilmente ha influenzato il mood da Laurel Canyon che emerge anche dalle tracce contenute in “Waysides”.

Nonostante il crescente successo della nostra in veste di Bedouine, lei si sente ancora come un segreto, e non del tipo che stai aspettando con impazienza di vomitare, ma piuttosto del tipo che vuoi mantenere come tuo, il più vicino possibile al tuo cuore. Inoltre, è difficile non sgorgare dalle favole popolari moderne e dalla voce sensuale dei beduini.

Suona come se fosse stata strappata da Laurel Canyon negli anni ’60, la sua musica è allo stesso tempo semplice e meravigliosamente intricata. I suoi testi sono accessibili, con una giocosità e un poeticismo folk. Ogni traccia è un sogno, una nebbia cosmica che scorre facilmente nell’orecchio, con la più garbata seduzione che incanta e delizia incessantemente.

Korkejian spesso intreccia in modo intricato il suono folk consolidato con un tocco contemporaneo, quasi futuristico, mistico e ultraterreno, in qualche modo, che suona ancora senza tempo. In “The Wave”, inizia con una chitarra acustica, finché pochi istanti dopo la pennata incontra strumentali ariosi e occulti che quasi catturano il suono di una stella cadente. Vicino al ritornello, magiche piccole pepite di suono arrivano direttamente dallo spazio, fondendosi dolcemente con la chitarra e il pianoforte. Ogni momento strumentale fa capolino attraverso ogni attimo non celebrato della traccia, una dimensione interamente in sé, ma ugualmente squisita e leggera come la voce rilassata di Azniv.

Dopo tre album, sta ancora sviluppando il proprio stile musicale. Il suo debutto omonimo del 2017 e “Bird Songs of a Killjoy” del 2019 hanno visto la nostra giocare con country, folk e soul, ma “Waysides” potrebbe essere il disco ideale per aiutare a capire esattamente in che cosa sta sbocciando il suo suono. Nata in Siria, cresciuta in Arabia Saudita e residente a Los Angeles, lo spirito nomade di Korkejian penetra nella sua musica, sia nella strumentazione che nei testi. Il suo carisma musicale ha un’aura ultraterrena: saggia, audace e stravagante, notando posti come Chicago e Kentucky su “Waysides” con la stessa facilità con cui integra vari generi e influenze dalla stratosfera folk. È questo spirito che sembra tirare fuori l’LP, dove suoni e pensieri di vari progetti passati possono ancora mescolarsi e suonare in qualche modo coesi, come se fossero stati originariamente registrati insieme.

Bedouine ha raggiunto la maggior età artistica che significa presa di coscienza delle emozioni e delle esperienze grazie ad una maggior saggezza. A volte il peso emotivo della canzone è completamente diverso da come suona, come se una traccia potesse diventare due contemporaneamente. Per usare una frase che la stessa canta in “You Never Leave Me”, la sua musica è sia ‘dolce che dura’. “The Solitude” potrebbe essere il miglior esempio di questa dualità, una traccia piuttosto vivace e dai toni country con testi tristi ad accettare di essere soli dopo aver perso un amante.

Ma questo nuovo lato – Bedouine l’amica confidente – stabilisce la cosa più importante della sua musica: ovunque scelga di andare con il suo suono, può tirarlo fuori con una brillantezza intrisa di sole e una semplice eleganza!!!


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