AVRAM FEFER QUARTET – ‘Juba Lee’ cover albumAvram Fefer esce oscillando su “Juba Lee”, la seconda pubblicazione del proprio quartetto.

Deve essere stato certamente destino, dato che l’opener, “Showtime”, colpisce duramente con il suo suono muscoloso. Il sassofono tenore di Fefer spazza via tutte le ragnatele esistenti prima di passare al chitarrista Marc Ribot.

La musica continua il suono ricco ascoltato nella precedente versione acclamata dalla critica del quartetto, “Testament” (Clean Feed, 2019). Avram ha costruito questo suono prima in trio, con il bassista Eric Revis e il batterista Chad Taylor, ha ascoltato le registrazioni di “Ritual” (Clean Feed, 2009) ed “Eliyahu” (Not Two, 2011), prima di aggiungere suo fratello spirituale Ribot.

La connessione del sassofonista con il chitarrista consolida gli aspetti musicali jazz come radici di questo suono. Marc ha sempre immerso la propria mano nella musica folk, sia essa cubana, haitiana, o post-punk e generi avant, Fefer è a suo agio nel viaggiare all’interno di suoni africani e orientali.

“Brother Ibrahim”, certamente dedicato al pianista sudafricano Abdullah Ibrahim, è radicato nella fusione del grande uomo di suoni tribali e jazz.

I sassofoni di Avram sono accompagnati qui, e dappertutto, dai groove inebrianti tracciati dal bassista Eric Revis e dal batterista Chad Taylor. La pennellata di Taylor informa i sapori post-bop di “Gemini Time”, dove Fefer passa al contralto e insieme a Ribot tracciano una linea alla Ornette Coleman.

Immergendosi nel blues, “Say Your Sorry” suona come un lungo suono muscoloso.

Il finale, “Sweet Fifteen (For GT)”, è un tributo al defunto giornalista e leader della band dei Burnt Sugar, Greg Tate. È un dolce duetto con il clarinetto basso di Fefer e la chitarra acustica di Ribot che invita Tate a riposare in pace.

Come nel precedente “Testament”, Avram Fefer e soci compongono un mosaico sonoro vivo e variegato. Fra echi colemaniani del sax e le virate Spitual-Punk dell’elettrica di Marc Ribot il suono del quartetto si condensa a caldo in ciò che indichiamo come uno dei migliori lavori di Jazz moderno e creativo di questi primi mesi del 2023!!!


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