ANDY SHAUF – ‘Wilds’ cover albumA quasi due anni dall’uscita di “The Neon Skyline” ecco che è arrivato sul tavolo ‘redazionale’ (in leggero ritardo rispetto alla pubblicazione) il nuovo lavoro di Andy Shauf, “Wilds”. Il disco di inizio 2020 raccontava magnificamente la storia dell’imbarazzo di un amore passato, non corrisposto, che rientrava nella propria vita, quando le braci ancora bruciano e si riaccendono. In quell’album, il protagonista si è angosciato per gli errori del passato, inciampando nell’incontro, navigando in passi falsi.

Il racconto ci ha coinvolto e trascinato nel suo mondo. Il suo nuovo sforzo, “Wilds”, è una raccolta di canzoni registrate allo stesso tempo, come scene estese e outtakes lasciate sul pavimento della sala di montaggio per aiutare il flusso del pezzo originale. Apre di nuovo lo stesso mondo di “The Neon Skyline”, offrendo nuove vignette alla storia. Gli avanzi non sono spazzatura, però. Invece, ‘Dylaniani’ nell’ esecuzione, il nostro ha dato a queste ‘outtakes’ il proprio spazio attraverso una nuova uscita, e finiscono per essere altrettanto buone, se non migliori, di quelle da cui sono state omesse. Ricordando “Up to Me”, lasciato da “Blood on the Tracks”, o “Abandoned Love”, idem per “Desire”, il bravo Andy crea incredibili e indimenticabili missioni secondarie di queste due persone dimenticabili, il nostro narratore senza nome e l’immortale Judy, e trasforma la loro intera relazione in un conciso racconto cinematografico di 27 minuti, che non lascia spazio agli errori ed emerge con un disco delicato e senza pretese sull’accettazione della separazione prima di lasciarsi andare completamente.

Dalla canzone di apertura, sappiamo che siamo tornati lì. Intitolato semplicemente “Judy”, l’amore perduto del racconto originale, ci riporta ai ricordi del nostro protagonista, il suo passato con lei. La semplice idea di esperienze quotidiane condivise, in questo caso il controllo dei numeri della lotteria, scorre su un ritmo errante, la voce meravigliosamente cadenzata di Shauf a doppio binario che scivola sopra le righe.

Si trova al di fuori della narrativa di “The Neon Skyline”, che si svolge tutto in una sola notte. Lo stesso vale per il brano di chiusura, il bellissimo “Jeremy’s Wedding”. Le due canzoni, originariamente b-side, chiudono bene l’album, concettualmente. Il primo un’espressione del godimento del quotidiano con una persona amata, l’ultimo un lamento per ciò che è stato perso.

L’LP è pieno di una strumentazione lussureggiante, il modo di suonare di Andy guida l’ascoltatore attraverso il proprio mondo. “Jaywalking” è un punto culminante, un’ulteriore visione della notte in cui tutto è crollato intorno alla nostra coppia. Altrove, come in “Call”, c’è la solitudine strisciante che deriva dall’aspettativa che la porta d’ingresso si apra di nuovo, una voce familiare che porta conforto. È nella sua capacità di mettere in parole tutte queste esperienze che brilla come narratore. L’uso del dialogo immerso nel silenzio commovente della voce è tenero e toccante, trascinandoti ulteriormente dentro.

Con l’uscita di “Wilds”, Andy Shauf potrebbe aver chiuso il libro sui personaggi che ha creato su “The Neon Skyline”. È un ottimo compagno dell’originale, come un disco di comparse per chi vuole approfondire la vita del suo protagonista senza nome.


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