ANDY SHAUF – ‘Norm’ cover albumOrmai, Andy Shauf è diventato un esperto di concept album, e il suo ultimo, “Norm”, mostra ciò che un cantautore e un musicista avvincenti possono realizzare, quando studiano il cinema migliore, più spiritoso e inquietante che viene prodotto in questi giorni. Iniziando e finendo con la citazione incentrata su Dio, ‘tutto il mio amore è stato sprecato per te?’, Shauf è in grado di dare uno sguardo profondo alle ‘vie malvagie’ del cuore umano, ma non è affatto quello che ti aspetteresti.

Senza rivelare troppo (questo è un disco su cui sperimentare e non spiegare), “Norm” potrebbe essere Norman Bates, sì, ma il lavoro è più probabilmente un gioco sull’abbreviazione della parola ‘normale’. Andy ci ha mostrato nei suoi precedenti concept, “A and B”, “The Neon Skyline” e “Wilds”, che conosceva la meravigliosa complessità dell’amore e delle storie d’amore. Ma questo, in una sorta di commento sull’uomo moderno, è un po’ unilaterale.

Le canzoni, in cui il nostro suona tutti gli strumenti, sono adornate ognuna con la propria cadenza familiare, sia nella voce che nella strumentazione. Prende la sua scrittura brillante e trova la nota successiva perfetta, l’armonia immacolata e lo scorrimento del clarinetto o del trombone. È musica meravigliosamente costruita, a sé stante. Ma il vero potere, se riesci a crederci, è meno nella sua composizione che nella sua narrazione. Portandoci con noi nella sua mente contorta e affascinante: ogni traccia come un nuovo episodio di una miniserie tv pensata da un Hitchcock più sottile, un Burton meno gotico, un Wes Anderson più disturbato.

Quello che inizia come un commento sull’amore di Dio, nel primo brano, finisce per essere un commento su come inquadriamo l’Altissimo nelle nostre coscienze malformate (qualcosa che è normale per Shauf). Alla fine, stai vacillando, chiedendoti come una persona possa ribaltare argomenti così grandiosi e spesso sdolcinati come l’amore, la fiducia e la ricerca di compagnia umana.

Nella narrazione, il cantautore canadese dipinge paesaggi crepuscolari, resi affascinanti dall’uso inedito di sintetizzatori che danno origine ad una visione bucolica grazie anche ai momenti acustici. Il personaggio che viene descritto, Norman, è raccontato da angolazioni diverse attraverso il sapere musicale di Andy, fortemente retrò, che si muove con classe da Bacharach a McCartney, dai Bee Gees ad una forma di psichedelia esotica (“Paradise Cinema”, “All My Love”) e che non disdegna pennellate country dai profumi indie (“Halloween Store”).

Tutto l’amore di Shauf non è stato sprecato nella realizzazione di questo Lp, qualcosa degno di profonda considerazione e molteplici riascolti. Andy Shauf l’ha fatto di nuovo!!!


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