Quando la pandemia si è manifestata, Amanda Shires ha sentito che quella fosse la fine della sua attività di musicista, tuttavia, ha iniziato lentamente a mettere insieme diari confessionali che alla fine hanno formato la spina dorsale delle dieci canzoni di “Take It Like A Man”, il suo settimo album da solista.
Ispirata da Lawrence Rothman (che ha co-scritto, prodotto e suonato nel disco), Shires ha voluto un nuovo inizio per la propria carriera musicale. Ha deciso di minare le proprie lotte personali e scrivere onestamente delle cose in modo diretto. La canzone migliore e più toccante è stata anche la prima che ha composto, fungendo da svolta per l’autrice.
“Fault Lines” è uno sguardo potente alle lotte coniugali, così succede che la sua altra metà, Jason Isbell, sta suonando la sei corde in pista. L’ancora del disco, “Fault Lines”, utilizza voci ridimensionate attorno a testi confessionali, gorgheggi spettrali di chitarra e una ricca produzione che ricorda The War On Drugs, mentre Amanda approfondisce il noto e l’ignoto dei suoi problemi di relazione.
Continuando quell’atmosfera, la conclusiva “Everything Has It’s Time” parla della dissoluzione di una relazione, ma in un modo molto più esagerato e orchestrale, aumentando lo sfarzo e le circostanze. Questa è una tendenza in “Take It Like A Man” poiché la title track si sviluppa con un ottimo lavoro di percussioni, aggiungendo strati e suoni in ambito cinematografico, mentre “Lonely At Night” va sopra le righe in uno stile Elton John, completo di sassofono e pause drammatiche.
Le cose non sono sempre così serie, “Stupid Love” è un soul groover caldo e ottimista che scorre senza intoppi. Il rock leggero e groovy diretto di “Here He Comes” è accresciuto da Brittney Spencer che si unisce ai cori, mentre “Bad Behavior” scava nella psiche della nostra con voci meravigliose che fluttuano fino alla fine. In passato Shires è stata più rinomata per il proprio violino, che usa abilmente nell’apertura tesa di “Hawk For A Dove”, ma è il suo ruolo di cantante solista in tutto questo la direzione positiva in cui Amanda sta andando.
Mentre alcuni amici di prim’ordine supportano (Maren Morris canta in “Empty Cups”) e suo marito Isbell suona una chitarra eccellente per tutto il tempo (il suo lavoro acustico in “Don’t Be Alarmed” è corretto), la cantautrice sta chiaramente entrando in lei con questo rilascio, un lavoro di lotte, rinascite e alle prese con insicurezze e incertezze pur mantenendo viva la volontà di progredire come coppia e artista individuale!!!
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