ZONAL, il parto mentale di Justin Broadrick (Godflesh, Jesu, JK Flesh) e Kevin Martin (The Bug, Ming Midas Sound), presentano il loro monumentale debutto su Relapse Records, “Wrecked”.
Zonal continuano da dove ha lasciato il precedente progetto Techno Animal, e combina una brutale ossessione per beat, bass, dub e drone con noise e riff.
Sotto questo nuovo monicker, l’enigmatico duo spinge i parametri e le atmosfere valse loro l’acclamato riscontro di pubblico e critica. Il sound della coppia è ancora più corrotto, corroso, lento e profondo; con il tema dell’esplorazione dello spazio interno ed esterno a fare da collante per questo monolitico album. Chiunque sia stato testimone della loro distruzione sonica e della detonazione lirica “courtesy of” Moor Mother ai festival Roadburn e Unsound, non resterà sicuramente deluso da questo disfacimento al rallentatore.
Broadrick e Martin, entrambi discograficamente ultra prolifici (le loro ultime pubblicazioni risalgono a maggio 2019: l’ep “In Your Pit” per il primo, il debutto – “Sirens” – con il proprio nome completo per il secondo), rimangono due nomi fondamentali per l’industrial, il noise e la musica sperimentale. In questo progetto assume un’importanza rilevante Moor Mother che declama versi su grigie ed inquietanti strutture sonore. L’album possiede colorazioni ed atmosfere plumbee, siamo colpiti da un pulsare sinistro, si rileva un connubio tra avant e dub, si avverte in lontananza un richiamo post industriale che si somma a tensioni dark ambient. Scenari inquietanti che non lasciano speranza ed una esplorazione di spazi che vanno dall’interiore al cosmico.
Da notare il pregevole lavoro di masterizzazione compiuto da Stefan Betke, in arte Pole. Il lavoro conferma la grandezza dei due che non concedono nulla in fatto aperture verso un suono più malleabile!!!


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