Fino ad un ventina di anni fa il mio rapporto con l’elettronica di matrice dance era assolutamente conflittuale. Non comprendevo come dei deejays potessero attirare l’attenzione delle persone,nell’ascolto della musica, nello stesso modo in cui riuscivano i veri musicisti. L’idea che avevo era dovuta dal ‘rumore che usciva dai finestrini delle auto a volumi improponibili e con ritmiche sempre uguali a se stesse’. La mutazione si realizzò nel momento in cui iniziai a stancarmi di ascoltare sempre e ‘soltanto’ rock classico, folk, blues, country e jazz, ed iniziai a sentire la necessità di una forma musicale che risvegliasse in me lo stupore del bambino. Fu così che iniziai ad approcciare alcune etichette come la Warp e la Ninja Tune, e mi trovai in mezzo ad un mondo che a poco a poco riusciva a suscitare emozioni pur intuendo che quello che ascoltavo non erano canzoni, ma suoni ed arrangiamenti. Compresi anche che i deejays erano artisti, nel senso che andavano a scovare tracce molto eterogenee tra funk, dub, soul, jazz, industrial, post-punk, per poi poterle utilizzare per i loro campionamenti. Una delle etichette più stimolanti fu senza alcun dubbio la Ninja Tune fondata dai Coldcut a Londra con una propensione tra elettronica, alternative hip hop, nu-jazz, chillout. Tra i tanti che firmarono per tale label, uno dei più interessanti mi parve Morris Gould, in arte Mixmaster Morris e The Irresistible Force. Fu uno dei pionieri dell’ambient house, e da considerare tra gli inventori della lounge elettronica e del chillout. Lavorò come deejay al programma radiofonico Mongolian Hip Hop Show, la sua musica cosmica venne definita dalla rivista Spin ‘Ciò che gli Orb fecero per la pista da ballo, The Irresistible Force lo ha fatto per la tappezzeria’. Ora, a distanza di diciannove anni si ripresenta con un nuovo disco, ‘Kira Kira’, l’album è stato prodotto negli Space Mountain Studios in Spagna e vede la presenza di Jah Wobble al basso e Nick Turner al sax. L’apertura è affidata ad uno spoken con suoni di basso da urlo, ‘Warmer Than The Sun’ è una cascata di riverberi, echi, apparizioni vocali e vibrati che hanno le caratteristiche fin dall’inizio dell’avventura The Irresistible Force. Una fanfara lenta e triste contrappunta ‘Blue My Mind’ che poi prosegue su una base ritmica a sprazzi. ‘Beautiful Time’ e una fusione jazz venata di ambient. Dopo tanti anni di assenza, ancora in grado di stimolare cervello e cuore.

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