Dopo il debutto su Bella Union con l’album “Sun On The Square” del 2018, che gli ha fatto guadagnare recensioni entusiastiche, eccoli con un altro disco squisito e toccante,”See You Tomorrow”.
Un disco intriso di stupore e meraviglia, intenso desiderio, tristezza e gioia; una ricca sequenza di canzoni che tentano di descrivere l’essenza di ciò che ci rende umani. La band ha registrato l’album nel seminterrato di Peris (e nella sala da pranzo dove si trova il pianoforte). Karen ha scritto e cantato dieci delle undici canzoni dell’album e ha suonato chitarra, piano, organo, fisarmonica, basso elettrico, melodica, mellotron e un vecchio prototipo di tastiera con suoni campionati di archi. Don ha contribuito con le chitarre, la batteria, le armonie vocali e il cantato su “Mary Margaret In Mid-Air”. Il terzo membro fondatore Mike Bitts ha aggiunto il basso su quattro tracce.
Non si capisce come siano potuti volare così sotto radar per tutta la loro carriera, forse perché sono un affare per pochi con il loro pop cameristico, nonostante la maestria nelle melodie e negli arrangiamenti. In quest’occasione si sono superati ampliando la gamma dello spettro sonoro, colpendo ancora più a fondo sul lato dell’emotività. Ogni arpeggio in fingerpicking e ogni melodia proposta è un sogno ad occhi aperti.
Da piangere l’appassionato dialogo tra l’acustica ed il pianoforte di “Movie”, in cui il ritmo si affievolisce sino a perdersi. “This boat” fa sfoggio di un brillante fingerpicking, mentre “Stars that fall away from us” si stende su tentazioni orchestrali.
Giocano sulle carezze, molto spesso silenziose ed è proprio nella e dalla quiete che nascono nuovi racconti. Nessuna ostentazione anche nelle poche parole usate, quello che importa ai Peris è di ritrovare sempre lo stesso calore anche dopo ripetuti ascolti.
Disco perfetto per le serate fredde e scure che ci avvolgono in queste giornate invernali!!!


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