SUN RA ARKESTRA: “Swirling” cover albumUscito il 30 ottobre 2020 via Strut, “Swirling” è l’album della Sun Ra Arkestra che viene pubblicato a 20 anni di distanza dall’ultima prova discografica del collettivo, “A Song for the Sun”.

Il lavoro è stato registrato ai Rittenhouse Soundworks di Philadelphia, con produzione e missaggio affidati a Jim Hamilton e all’immarcescibile leader Marshall Allen. L’annuncio del disco è stato accompagnato da una nuova versione – abbinata a un relativo video animato curato da Chad VanGaalen – di “Eductive Fantasy”, brano originariamente pubblicato nell’album “On Jupiter” del 1979. Segue la pubblicazione di “Angels and Demons at Play”, altro rifacimento, questa volta di un pezzo dell’omonimo album di Sun Ra del 1965.

Sebbene Sun Ra (vero nome Herman Poole Blount) lasciò la Terra nel 1993, la sua musica ha continuato a prosperare, prima sotto la guida di John Gilmore e, dal 1995, dal notevole Marshall Allen che ha compiuto 96 anni nel maggio 2020. Uno spettacolo dal vivo dell’Arkestra contiene ancora molti degli elementi che sono stati presenti dagli anni ’50 e ’60, colore, sfarzo e musica che vantano l’intera storia del jazz. Ci sono state anche delle straordinarie continuità nel personale della band, con diversi membri presenti dagli anni ’60 o ’70. Allen è a bordo dal 1957. Ma mentre l’Arkestra sotto Ra è rimasta relativamente prolifica come unità di registrazione più o meno fino alla sua morte, l’Arkestra post-Ra ha quasi cessato la documentazione in studio. Niente, infatti, dal 1999 fino ad ora.

A parte la title track appena scritta da Allen, uno pezzo per big band vivace e arioso, speziato da Farid Barron con il suo pianismo blues e frastagliato – il set comprende interpretazioni moderne di momenti vintage dell’Arkestra. “Angels and Demons”, con i suoi groove bollenti, simili a mantra, il canto urgente e i riff dell’iconico “Rocket No.9” e il maestoso slow-blues che è “Space Loneliness”, una delle numerose tracce che caratterizzano la cantante Tara Middleton, furono tutte originariamente registrate in una gigantesca sessione di registrazione a Chicago nel 1960. Prima ancora è una versione vocale di “Sunology”, dal “Supersonic Jazz” del 1957, (“Saturn”), con Middleton in bella voce e alcuni brani lirici di trombone da Dave Davis.

I vibranti riarrangiamenti di Allen delle composizioni di Ra, una ricca tessitura a più strati che prende in prestito liberamente dal linguaggio di Fletcher Henderson e Duke Ellington emanano calore, ma con una corrente sotterranea sempre presente. Il confine tra passato e presente, tra swing blues e astrazione angolare, è sempre stato un po’ nebuloso nella musica di Ra, e l’Electronic Valve Instrument (EVI) simile a un sintetizzatore di Marshall e gli effetti del chitarrista Dave Hotep evocano paesaggi sonori psichedelici che appartengono a un’altra era o dimensione.

“Seductive Fantasy” è un esempio calzante; un ostinato malvagio del sassofonista baritono Danny Ray Thompson e del bassista Tyler Mitchell accende il brillante groviglio di ordine e libertà dell’ensemble, punteggiato da assoli contrastanti di Allen al sassofono contralto, Vincent Chancey al corno francese e Barron, un pianista veramente notevole di chiara derivazione Ra. I percussionisti Atakatune Stanley Morgan e Nelson Nascimento portano un impulso radicale a una versione troncata, anche se probabilmente ancora più emozionante rispetto all’originale tentacolare di diciassette minuti. Un “Astro Black” essenziale senza il basso ad arco della versione originale, le percussioni e le trombe ronzanti vede Middleton riprendere il ruolo di June Tyson, recitando la poesia cosmica del defunto leader su uno sfondo scintillante sci-fi preparato da Allen. L’Arkestra è più terrestre in “Unmask the Batman”, un nuovo singolo del 1974, con una strabiliante trasformazione R&B; pensa all’orchestra di Fats Domino che si scatena nel tema della firma di Batman. La formazione oscilla su “Queer Notions”, un quadro in stile Ellington di lussureggiante armonia e giungla selvaggia. “Door of the Cosmos”, che ondeggia tra la modalità ensemble piccolo e grande, vede l’irrefrenabile Allen su EVI e James Stewart al sassofono tenore strapparlo in un finale sfacciatamente edificante.

Purtroppo, il primo album in studio dei Sun Ra Arkestra in oltre due decenni è anche l’ultimo per i veterani Danny Ray Thompson e Atakatune Stanley Morgan, entrambi morti da allora. Le loro partenze, tuttavia, aprono le porte al cosmo dell’Arkestra per i nuovi arrivati, come deve essere con qualsiasi istituzione di un’epoca così venerabile. Disco splendido regalatoci da un gruppo di attempati signori in grado di donare splendide vibrazioni a tutti noi. Voi ne sareste capaci alla loro età???


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