SKEE MASK – ‘Pool’ cover albumFin dalla giovane età, il produttore con sede a Monaco, Bryan Müller, ha sperimentato e spinto il livello del suono elettronico. Generalmente residente nel regno della techno e del breakbeat con la sua produzione SCNTST, le sue creazioni in qualità di Skee Mask sono molto più ampie, con influenze che vanno da drum’n bass, dub, jazz, hip-hop e praticamente qualsiasi altro tipo di musica che si possa pensare. Müller è in grado di unire perfettamente tutte queste influenze per costruire una fusione di suoni che sfida davvero la definizione di genere.

Dal 2014 abbiamo visto una serie di uscite di Skee Mask esclusivamente su Ilian Tape, l’ultima delle quali, “Pool”, è uscita all’inizio di maggio con grande successo (purtroppo con certi lavori la tempestività è impossibile). Con 18 tracce di profondità e 103 minuti di durata, c’è molto materiale da digerire e potrebbero essere necessari diversi giri per farlo. Sulla superficie, ogni traccia è piena di schemi intricati e atmosfere aliene, ma con ogni ascolto dedicato gli strati continuano a dispiegarsi, rivelando interi mondi di beatitudine sonora astratta squisitamente realizzata.

I primi due brani, “Nvivo” e “Stone Cold 369”, hanno un’atmosfera frenetica, ma anche contenuta e sono disseminati di bassi analogici che si evolvono lentamente man mano che la traccia avanza. L’energia inizia a crescere con “Rdvnedub”, probabilmente un omaggio al sound design contorto di Richard Devine. Pieno di colpi di accordi di synth e percussioni affilatissime, questa traccia è uno dei momenti salienti dell’album.

“CZ3000 Dub” e “DJ Camo Bro” presentano linee di basso profonde e guidanti che sarebbero adatte per un rave underground, o forse anche una crociera a tarda notte con i finestrini abbassati. Di natura piuttosto sommessa, il disco cambia marcia con “Ozone” e “Rio Dub”. Intrise di riverbero e delay, queste tracce hanno un tono più emotivo. Un’altra grande melodia dell’LP è “Dolan Tours”. Le interruzioni tagliate intrecciate con sfumature lussureggianti mostrano il meglio di ciò che Skee Mask offre con le sue composizioni. Più avanti nell’album brani come “Harrison Ford” e “Pepper Boys” sono anche punti focali da non perdere.

“Shred” e “Compro”, i due precedenti full lenght di Skee Mask, erano entrambi monumentali di per sé, ma in “Pool”, Müller sembra spingere ulteriormente le sue produzioni, non lasciando che i suoi lavori passati lo limitino o lo definiscano. Sfidando allo stesso tempo sé stesso e i suoi ascoltatori, il nuovo rilascio è un viaggio rinfrescante nella musica elettronica moderna e una vera opera d’arte!!!


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