Registrato nel 1974 nei Warner Brothers Studios di Hollywood e Burbank (USA), da Lee Herschberg, prodotto da Lenny Waronker e Russ Titelman, ascoltare questo disco è, ancora oggi, sentirsi catapultati in un mondo diverso in cui tutto sembra più bello, forse non solo sembra, probabilmente lo è.
Tutto il disco possiede questo profumo, questo intenso aroma di un tempo andato, che bellissimo fu e mai più tornerà. Sono passati vent’anni da quando una band di anziani musicisti cubani, il Buena Vista Social Club, ha conquistato il mondo. Dietro al progetto c’era Ry Cooder nei panni di produttore che ha sempre considerato questo incontro il più grande evento musicale della sua intera vita.
Da sempre interessato alla musica delle ‘altre Americhe’, nei suoi album Cooder ha raccontato la storia del folk americano e del blues in una moltitudine di stili.
“Paradise and Lunch” rimane su questa linea ed inizia con un groove che ricorda il gospel e che profuma di terra natia. “Jesus On The Mainline” trasporta l’ascoltatore in una piccola chiesa di legno, mentre il sano blues a 12 battute di “If Walls Could Speak” fa intuire cosa direbbero alcuni silenziosi testimoni se potessero parlare. E siamo al quarto disco per Ry, Annus Domini 1974. Si tratta del lavoro in cui il nostro prende pienamente coscienza di sé, il disco della maturità. Cooder non è un autore, è un ricercatore che ha la capacità di far suonare cover e traditionals come fossero pezzi suoi.
La sensazione generale è che Cooder ed i suoi compagni siano perfettamente a loro agio quando si spingono più lontano e questo è testimoniato dal rilassato ritmo calypso di “It’s All Over Now” e da quello più vivace di “Mexican Divorce”. Tutti i brani di “Paradise and Lunch” hanno qualcosa di speciale, ma l’interpretazione di “Ditty Wah Ditty” di Bo Diddley è qualcosa di assolutamente unico.
Questo Lp è stato realizzato da casa Speakers Corner con tecnologia rigorosamente analogica, utilizzando i nastri originali ed un procedimento di rimasterizzazione del tutto analogici, dal master alla testina d’incisione.
Non conosco modo migliore per approcciarsi a Ry Cooder un uomo, un musicista ed un chitarrista come difficilmente ne possiate trovare ai giorni nostri!!!


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