Rob è un musicista americano, compositore, trombettista e artista visuale che svolge la propria attività principalmente a Chicago. Cominciò a suonare la tromba e la cornetta durante il liceo imparò i fondamenti della musica improvvisata mentre studiava alla Bloom School of Jazz della windy city. Nel 1996 fondò il collettivo Chicago Underground, formazione che può andare dal duo all’orchestra, con il chitarrista Jeff Parker ed il batterista Chad Taylor. Il gruppo attirò l’attenzione della comunità musicale underground della capitale dell’Illinois, tanto che si cimentò in collaborazioni importanti con artisti di tutti i generi, tra cui mi piace citare Gastr Del Sol, Jim O’Rourke, Sam Prekop, Tortoise, Isotope 217. Nel 2000 si trasferì in Brasile, dove visse fino al 2005. In quel periodo compose diversi paesaggi musicali dai suoni delle foreste tropicali amazzoniche. A San Paolo il nostro incontrò Mauricio Takara e Guilherme Granado, con i quali dette vita al São Paulo Underground, un gruppo che si cimenta nella esplorazione ed espansione delle tradizioni musicali brasiliane. Masurek guida però altre numerose formazioni, tra cui Exploding Star Orchestra, Pharoah and the Underground (con Pharoah Sanders), il Pulsar Quartet e Starlicker, ciascuna delle quali ha caratteristiche musicali ben distinte. Numerose sono le etichette discografiche per cui ha inciso, Delmark, Thrill Jockey, Cuneiform, Mego e Northern Spy. Ha ricevuto anche numerosi riconoscimenti e possiamo senz’altro affermare, senza tema d’esser smentiti, di essere di fronte ad uno dei musicisti più apprezzati del jazz contemporaneo. Riesce a miscelare il verbo jazzistico con il mondo della ricerca sonora più avanzata. È uscito ora ‘Rome’ per i tipi della Clean Feed. Si tratta di un disco solo in cui il nostro si cimenta oltre all’inseparabile cornetta anche al pianoforte ed elettronica. Registrato originariamente dal vivo per Radio Tre Suite, uno dei brani è dedicato a Pino Saulo, colui che si occupa della programmazione jazz su Rai Tre. Gli altri fanno riferimento alla storia dell’arte (Twombly e Caravaggio), oppure del cinema (Fellini). Assistiamo estasiati ad una purezza sonora dei timbri e delle linee melodiche davvero riuscita. La melodia in primo piano nell’uso della cornetta, ed una esternazione malinconica e calorosa che sono caratteristiche ben precise di Rob così come quelle più riconosciute di sperimentatore e di improvvisatore.
Un’opera davvero riuscita capace di emozionarci.

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