Esordio per il produttore britannico Rian Treanor, che nel 2018 aveva pubblicato un 12” su The Death Of Rave e il “Contraposition EP” sulla rediviva sussidiaria della Warp, Arcola.
Il disco è stato pensato dall’artista «per far muovere la gente in modi imprevedibili» (ciò si collega al significato letterale del termine ataxia, che sta a significare la perdita di controllo sui movimenti del corpo) e si basa su un cut and paste post-rave che mixa industrial, synth-pop, bleep, computer music estrema e speed garage.
Vi si materializzerà un mondo fatto di un’elettronica che da origine ad un individualismo esasperato, attraverso una techno che utilizza frequenze medio alte per dare luogo a groove asciutti e ad ambientazioni post industriali.
La vena sperimentale di Rian è sicuramente interessante, manca però il quid che tenga coeso il suono creato e in alcuni casi le idee espresse sembrano già masticate.
L’esordio era atteso, si parlava di rivelazione dell’anno, il risultato finale lascia solo intravedere il talento del nostro.


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