Mi chiedo quanti dischi siano usciti da parte di Neil Young in questo ultimo lustro. Un numero esagerato per qualsiasi altro musicista, ma non per lui, che, tra album nuovi e materiale d’archivio, sia in studio che dal vivo, non conosce tregua né per sé né per i suoi ascoltatori.
Oggi è il turno di “Tuscaloosa”, un album live registrato nel lontano 5 febbraio del 1973 con la formazione degli Stray Gators, con cui aveva dato alle stampe il leggendario “Harvest” e il sottovalutato (persino da lui che mai lo ha fatto stampare in cd) “Time fades away”. Il gruppo non ebbe vita lunga, ma era sicuramente di gran valenza artistica, rock ma non così elettrico e vibrante come potevano essere i Crazy Horse. Era formato da Tim Drummond al basso, Kenny Buttrey alla batteria, Jack Nitzsche al piano e Ben Keith alla steel guitar. La presenza del piano e della steel dimostra come il suono sia maggiormente legato alle radici anche se poi la chitarra di Neil rockeggia non poco.
Il concerto si tenne al Memorial Auditorium della University of Alabama a Tuscaloosa. Come da lui dichiarato a Rolling Stone: “È stato davvero esaltante essere là a Tuscaloosa, in Alabama, e cantare le canzoni di ‘Harvest’ e le canzoni alle quali stavamo lavorando per ‘Time Fades Away’ prima che uscisse. Ho semplicemente amato tutta la serata”.
In quel febbraio del ’73 stava provando alcune canzoni che poi andarono a finire nell’album live “Time Fades Away”, anche se in “Tuscaloosa” – che, attenzione, non riporta per intero il programma della serata (il motivo pare risiedere nel fatto che non tutti i brani proposti su quel palco abbiano una resa sonora all’altezza della situazione) – di quelle canzoni sono presenti solo quella che sarà la title track, “Time Fades Away”, e l’autobiografica “Don’t Be Denied”. La maggior parte dei brani appartengono all’album “Harvest” pubblicato giusto l’anno precedente, nel 1972: “Alabama”, “Heart and Gold”, “Out on the Weekend”, “Old Man”, “Harvest”. Mentre “Lookout Joe” e “New Mama” verranno pubblicati solo due anni dopo in “Tonight’s the Night”. Non era un periodo felice per il nostro il 1973, alcool, droga e morte. Un momento oscuro e sofferto, non a caso “Time Fades Away” dà il via a quella che viene identificata come ‘la trilogia del dolore’, insieme a “On the Beach” e “Tonight’s the Night”. Il concerto però da bella mostra di sé, è un piacere ascoltarlo dalla prima all’ultima nota.
Lo spettacolo ha inizio con una versione acustica di “Here we are in the years” tratta dall’esordio omonimo per poi proseguire con “After the gold rush” in una versione per piano e voce, che mette in mostra la maestria di Nitzsche alla tastiera con l’inconfondibile voce di Young in primo piano. Interpretazione da pelle d’oca e siamo solo all’inizio.
Con “Out in the weekend” entra in gioco l’intera band ed il concerto prende quota con questo pezzo dal perfetto suono country rock. Young si mostra in forma perfetta e i suoi sodali lo seguono alla grande, soprattutto il piano di Nitzsche e la sezione ritmica.
La performance prosegue con tre brani da “Harvest del valore del brano omonimo, della struggente “Old man” e di “Heart of gold” per cui non ci sono parole. Dopo questo trittico sarebbe difficile per chiunque proseguire sullo stesso livello, ma non per un artista del calibro del “Loner” canadese.
È il momento di “Time fades away”, traccia tipicamente youghiana, cioè rock molto tirato. Si prosegue con i due brani che faranno parte due anni dopo di “Tonight’s the night”, le roccate “New mama” e “Lookout Joe”.
Ormai siamo verso la fine della serata ed è il turno di “Alabama” un omaggio al luogo in cui si svolge l’esibizione, canzone di qualità che il pubblico sembra gradire. Si chiude con “Don’t be denied”, forse il momento più toccante della serata, e la cosa sorprende perché non è uno dei brani più conosciuti del nostro. Ballata lunga e ricca di sentimento, evocativa, viene cantata dal leader con grande partecipazione.
Un live bello che non fa che aumentare la reputazione dell’artista canadese, se ancora ce ne fosse bisogno, e che, soprattutto, ci pone in trepidante attesa per il suo nuovo album a cui parteciperà anche Nils Lofgren.
Nient’altro da aggiungere se non che siamo al cospetto di uno dei più grandi rocker di sempre!!!

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