MOANING- “Uneasy Laughter”Cosa succede quando un rude trio rock tradisce le proprie chitarre per dei synth, alza il ritmo e si insinua nelle ansie quotidiane di essere semplicemente un essere umano funzionante nel XXI secolo? La risposta è “Uneasy Laughter”, il sensazionale secondo album su Sub Pop della band di adozione losangelina Moaning.
In “Uneasy Laughter” hanno affrontato sfide – sia personali che universali – nel solo modo che conoscono: parlando di come si sentivano a riguardo e incanalando quelle emozioni direttamente nella loro musica. “Ci conosciamo da sempre e siamo davvero a nostro agio ad esprimere ciò che pensiamo davvero. Tante band non sono così unite” afferma MacKelvie.
Ma il nuovo lavoro è uno sforzo collaborativo che illumina il vecchio sound claustrofobico dei Moaning, ampliato ancora una volta dal produttore/ingegnere Alex Newport (At The Drive‐In, Bloc Party, Melvins). Il trio punta tutto sul primo singolo “Ego”, accompagnato da un video in costume diretto da Ambar Navarro.
Il singolo nello specifico e l’album in senso lato, parla di argomenti contemporanei e controversi, cercando di abbandonare l’idea di sentimenti egoistici e asociali verso un approccio più altruistico e coinvolto, come “nel far parte di una comunità”.
I Moaning, come detto sopra, sono una band di Los Angeles composta dal cantante e chitarrista Sean Solomon, dal bassista e tastierista Pascal Stevenson e dal batterista Andrew MacKelvie. Il trio ha fatto proseliti con il loro debutto omonimo “post-punk” 2018, dopo aver suonato intorno alla locale scene DIY. Con l’utilizzo dei synth in luogo delle chitarre i nostri, pur incorporando ancora qualche passaggio incisivo con la sei corde, sono riusciti a catturare perfettamente ogni idea con cui volevano suonare.
Fresco e godibile!!!


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