LUMP – ‘Animal’ cover albumIl progetto Lump ha preso vita nel 2018 e consisteva (e consiste!) della talentuosissima Laura Marling e di Mike Lindsay, fondatore del gruppo di culto Tunng e vincitore di un Mercury Prize. Il disco di debutto, amatissimo nei giri indipendenti più raffinati, era un mix perfetto, e i suoi stessi autori lo descrivevano come ‘half cute, half creepy and dark’: indie rock, scrittura pop, una leggera brezza psichedelica e un utilizzo spontaneo, libero e per questo fortemente creativo di una miriade di strumenti diversi.

Ecco l’improbabile storia di come la psicoanalisi, i sogni, una città costiera e un pitch-shifter usato nell’iconico LP di David Bowie, “Low”, si sarebbero uniti per creare il secondo album del duo art-pop spontaneo, Lump. La cantautrice Laura Marling e il cantante/chitarrista dei Tunng, Mike Lindsay, non hanno mai avuto intenzione di produrre un seguito al loro debutto del 2018, ma è probabilmente questo approccio ‘senza pressione’ che ha portato a un disco così meravigliosamente organico.

Se non mi sbaglio, il primo suono che si ascolta su “Animal” è l’amato H949 Harmoniser di Lindsay, un discendente del pionieristico H910 Harmoniser impiegato da Bowie ed Eno nell’innovativo LP di cui sopra. Se tutto ciò suona un po’ troppo come un gergo tecnico, ascoltate il lussureggiante “Bloom At Night”. Dal suo punto di partenza delicatamente ipnotico, la traccia ribolle e sboccia in qualcosa di silenziosamente elettrizzante. ‘Coloro che si trovano acclamati / vanno da Dio per essere rinominati’, canta Marling prima di aggiungere: ‘Ci sono voluti un dio sette giorni per impazzire’.

Come progetto, Lump offre a entrambi gli artisti la libertà di esplorare. Una buona musica nasce dall’attrito e dalla concentrazione, ma questo duo è un progetto che vive di armonia e spontaneità. Marling era impegnata contemporaneamente a lavorare al suo ultimo album da solista e i due sono animali completamente diversi. Mentre la splendida “Song For Our Daughter” è stata guidata da una narrativa specifica e ben resa, le canzoni qui sembrano molto più impulsive. Ispirati dai suoi studi in psicoanalisi (Laura sta lavorando a un Master), i testi criptici aggiungono un ulteriore livello di intrigo.

Sintetizzatori nebulosi, modulazioni spumeggianti e linee di basso vagamente funky creano un suono che sembra fresco e non affaticato. Mellotron, flauto, clarinetto, vocoder, basso, batteria e chitarra elettrica si fondono con una delicata elettronica. L’album fluttua senza sforzo tra la malinconia sobria e onirica e l’eccentricità pop rimbalzante. I due musicisti hanno chiaramente unito le loro menti per creare Lump, una sorta di terza coscienza. “Excuse Me”, trasuda una voce strana e distorta nel mezzo di Gamma Ray, ‘non credo che siamo stati presentati’. Inspiegabilmente, “Climb Every Wall” riesce a invocare sia Fleetwood Mac che Gorky’s Zygotic Mynci. La title-track, d’altra parte, trova il punto debole tra una consegna accattivante, ma leggermente sinistra, mentre la Marling canta su un glitch con trascinante accompagnamento di folktronica. Il passaggio tra le canzoni sognanti e ultraterrene e i momenti più apertamente orecchiabili dell’album sembra senza soluzione di continuità. Lo slancio non si perde mai nel corso delle dieci tracce.

“Animal” è una bestia istintivamente giocosa e curiosa, che si fa strada attraverso una varietà di stili con un genuino senso di divertimento e avventura. Un animale intelligente, selvaggio e straordinariamente adorabile che vive della pura gioia di fare musica!!!


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