I London Underground sono stati fondati nel 1998 da Gianluca Gerlini – Hammond, pianoforte, Mellotron – e Daniele Caputo – voce e batteria. Il loro nome rispecchia perfettamente i loro intenti musicali: la riscoperta della scena pop underground e psichedelica britannica, delle sonorità e dei film dell’epoca, con un tocco di rhythm’n’blues degli anni ’60; l’influenza principale è quella di ‘specialisti’ di Hammond e piano elettrico come Brian Auger e George Fame.
L’omonimo debutto fu pubblicato nel 2000, seguito tre anni dopo da “Through a glass, darkly” e, dopo un cambio di line-up, da “Honey Drops” nel 2010. La loro quarta opera “Four” resta assolutamente fedele ai tardi anni ’60: Hammond, Mellotron e Moog straripanti, accompagnati da un basso travolgente e inarrestabile… un disco potente, realizzato con entusiasmo ed energia, un viaggio nel tempo verso un’epoca di totale libertà musicale.
Tutte le tracce sono strumentali, un cocktail esplosivo di acid-rock, psichedelia e prog, tra Atomic Rooster, primi Pink Floyd e Gong.
Questo progetto è stato gestito con una tale cura da far credere che questi brani siano usciti da qualche vecchio archivio segreto scoperto di recente, e non è un caso che il tastierista Gianluca Gerlini e il bassista Stefano Gabbani provengano entrambi dai leggendari Standarte; li accompagna qui il batterista Alessandro Gimignani, un musicista professionista che ha lavorato con artisti quali Pankow, Reggae Revolution e altri.
Un variopinto e ispirato tuffo nel passato, da non perdere!!!


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