JOZEF VAN WISSEM – ‘Behold! I Make All Things New’ cover albumJozef Van Wissem è un liutaio olandese che trasforma lo strumento nel presente. La sua musica affascinante e atmosferica ha lo stesso tipo di risonanza inquietante di Swans o Sunn O))) e il suo nuovo album, “Behold! I Make All Things New”, esplora ulteriormente questo…

Per quasi due decenni, il liutista e compositore ha scandagliato i confini e le possibilità del liuto. Il suo lavoro mescola stili barocchi e approcci sperimentali per creare qualcosa in continua evoluzione e spesso sorprendente. Il presente rilascio è un allettante mix di magistrale esecuzione del liuto ed elettronica ruminante.

“What Hearts Must Bleed, What Tears Must Fall” mette in mostra l’emozione dell’album e come è accresciuta dall’abilità del nostro non solo come musicista ma anche come compositore. Caratterizzato da strati intrecciati di commoventi arrangiamenti per liuto, la composizione svolazza tra una riflessione minima prima di esplodere in una sincera danza sonora. Le immagini in bianco e nero nel video si muovono in lenta successione, accentuando la natura introspettiva del pezzo e aggiungendo un senso di meraviglia. È tutto molto emozionante e drammatico poiché Van Wissem seleziona con sicurezza ogni passaggio con cura. “What Hearts Must Bleed, What Tears Must Fall” è una bella posizione contro l’oscurità.

Il lavoro è tutto strumentale, non ci sono voci questa volta. È più un ritorno allo stile neoclassico minimale delle prime uscite. È stato scritto e registrato in lockdown a Varsavia e Rotterdam tra il 2019 e il 2021.

Un autore autodidatta, un talento rinascimentale nella crudeltà del 21° secolo, che ha cambiato lo stile di vita intenso di un artista new wave e proprietario di un bar di Groningen a un pensatore moderno che ha studiato liuto a New York, e, in seguito, è diventato uno dei più influenti cantautori contemporanei, noto per i suoi lavori solisti e cinematografici. Non si contano le collaborazioni tra cui Zola Jesus, Tilda Swinton, Jarboe e al suo partner collaborativo di lunga data, anche suo amico, Jim Jarmusch.

L’olandese ha ottenuto molti consensi dalla critica per la sua opera, la ‘liberazione del liuto’, come la chiama lui. Secondo il New York Times “è sia un compositore d’avanguardia che un liutista barocco, e quindi non è estraneo alla dicotomia’. Secondo The Quietus ‘Jozef è forse il suonatore di liuto più conosciuto nel mondo occidentale.

Entrare nel suo mondo significa arrendersi all’inevitabilità – e all’eternità – di una strana musica creata al proprio ritmo, in un modo interamente ideato dal suo inventore. Mette l’ascoltatore in un luogo privato, guardando fuori attraverso un vetro scuro, tale è l’intensa qualità della proposta. Brevità, semplicità, franchezza è la chiave!!!


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