BIG JOE TURNER: “Big Joe Rides Again”Registrato nel settembre del 1959 da Len Frank, Phil Iehle e Tom Dowd e prodotto dal grande Nesuhi Ertegun. Che gli esperti abbiano inserito ‘Big Joe’ Turner (1991-1985) nella Blues Hall of Fame nel 1983, cioè quando era ancora in vita, è del tutto comprensibile se si considera la grande libertà stilistica con cui questo artista ha saputo esprimere la sua creatività attraverso le mitiche 12 battute del blues. Il fatto invece che Turner sia stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame solo dopo la sua morte, fa pensare che gli esperti chiamati a giudicare abbiano commesso un errore.

Non importa, resta il fatto che questo gigante dalla voce potente e gentile si è sicuramente guadagnato un posto d’onore anche nell’era dello swing. Turner, che nel corso della sua carriera si è esibito con Benny Goodman, Duke Ellington, Art Tatum e, più avanti nel tempo, anche con Dizzy Gillespie e Roy Eldridge, ha fatto conoscere ai suoi ascoltatori molte sfaccettature del blues.

Il cantante blues veterano ritorna alle sue radici, cantando a squarciagola blues e primi standard accompagnati da un ottetto arrangiato da Ernie Wilkins. Tra i sidemen chiave ci sono il grande tenore Coleman Hawkins, il trombonista Vic Dickenson, il trombettista Paul Ricard e l’altoista Jerome Richardson; e i momenti salienti includono “Nobody in Mind”, “Rebecca” e “Don’t You Make Me High”.

La traccia che apre lo splendido disco “Big Joe Rides Again”, ossia “Switchin’ In The Kitchen”, è un boogie-woogie abbastanza veloce in cui la voce di Turner si esprime liberamente su un sottofondo musicale piuttosto potente. Ci sono poi altri brani swing in cui Coleman Hawkins ed Ernie Royal si esibiscono in assoli mozzafiato, come l’evergreen simile ad una ballata “Pennies From Heaven” e lo standard “Until The Real Thing Comes Along” che nelle mani di Turner e della sua band diventa un’aria imponente.

In termini di suono “Big Joe Rides Again” ha il tipico suono aperto e non filtrato della Atlantic. Gli assoli di sassofono in particolare, in cui è possibile percepire anche il ticchettio delle valvole ed il rumore del soffio, danno all’ascoltatore la sensazione che il solista si stia esibendo a pochi metri da lui.

Un’ottima uscita per Turner, il cui stile turbolento sarebbe rimasto in gran parte immutato nel corso della sua carriera di mezzo secolo. Eccellente!!!


Category
Tags

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *