JENS LEKMAN & ANNIKA NORLIN- “Correspondence” cover albumQuest’opera è apparsa per la prima volta on-line lo scorso anno ed è stata pubblicata su supporto fisico solo quest’anno.

“Correspondence” è l’ultimo progetto di Jens Lekman, durato per tutto il 2018 e ora finalmente disponibile integrale. A partire da gennaio di due anni fa, ogni mese di quell’anno, Jens Lekman e la cantante svedese Annika Norlin si sono scritti una lettera e l’hanno trasformata in musica per l’altro. Le regole erano soltanto due:

  • ogni mese uno scriveva una canzone all’altro e l’altro gli rispondeva, in modo da avere in totale 6 brani per Jens e 6 per Annika.
  • un solo strumento poteva essere usato per accompagnarsi.

Quello che ne è uscito è un bellissimo romanzo epistolare da ascoltare, magari guardando fuori dal finestrino dell’autobus con gli occhi un po’ lucidi e persi nell’infinità della pianura padana, o sdraiati sul tappeto in salotto cercando figure nei nodi del legno delle travi.

È un lavoro che parla della solitudine che attanaglia le persone quando si trasferiscono in un luogo nuovo, della neve che si scioglie piano, dell’imbarazzo di farsi la doccia in palestra, di valigie pronte per un viaggio, di cuori che si addolorano, della morte di Avicii, di documentari, di cloni, di film cult, di fallimenti, di negozi di cosmetici, di capitalismo, della notte di natale nel dicembre del 1914, della normalità.

Il significato di una corrispondenza non si riduce al vecchissimo scambio di lettere, vergate con la stilografica, piuttosto include e supera il potere evocativo di cui è provvista: è insieme una e molte cose, un rapporto tra “me” e “te” che si colora di tutte le suggestioni provenienti dal mondo. Jens e Annika, nel 2018, si sono scritti molto. Uno alla volta, hanno tirato fuori impressioni, idee, giudizi o semplici appunti dal diario di tutti i giorni. In “Correspondence” ascoltiamo sei lettere/canzoni ciascuno, dove le risposte si succedono a nuove domande in un lungo e continuo flusso di coscienza che scorre via, proprio come la vita. Nelle note degli antichi viaggiatori ricorrevano spesso le descrizioni di strade, ponti, vicoli: questo bellissimo album, dalla delicatezza che non è mai autoreferenziale né di facciata, è una strada interminabile che permette allo sguardo di guardare con un’ampiezza tale da abbracciare tutto il panorama emotivo di cui sono fatti gli uomini.

Sembra un’opera di altri tempi che ci riconcilia con la socialità, quella vera, quella che possiede profondità e che non vuole mettere a nudo tutte le nostre pene oppure gioie, ma solo quelle che si ritiene necessario far conoscere. Il risultato è ora nelle vostre mani una calibrata lettera da un universo idilliaco!!!


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