Pochi album riescono a svelare le proprie radici così onestamente e al tempo stesso riuscire a creare qualcosa di sorprendentemente caratteristico. “Of All the Things” dei JAZZANOVA è uno di questi album. Non sono in tanti a conoscere il gruppo berlinese. Sono una formazione composta da sei elementi (tra DJ, musicisti e produttori), si fece notare con una selezione di remix e con un ottimo album d’esordio nel 2002 (“In between”), uno dei dischi fondamentali della cosiddetta corrente nu-jazz (ovvero l’incontro tra i suoni classici del jazz e più moderne strumentazioni elettroniche). Proprio sul finire del 2008, a sei anni di distanza dal debutto, ecco “Of all the things” per la leggendaria jazz-label Verve.
Viene ora ristampato da Sonar Kollektiv in un’edizione di lusso, in 3LP con gatefold pop up che include inedite edizioni strumentali. Questo format corrisponde perfettamente con la elegante opulenza della musica che continua a risplendere ancor più luminosa anche a distanza di 11 anni. “Of All the Things” è sicuramente un profondo inchino alla musica soul degli anni ’60 e ’70, ma anche a generi come jazz, musica brasiliana, e pop à la The Beatles dei primi anni. Tra le righe, questo album va considerato come un tributo alla musica che i Jazzanova hanno affezionatamente utilizzato per i loro DJ set, ma al tempo stesso, come vetrina unica per gli elaborati brani musicali che sono riusciti a creare.
Ecco così brani tipicamente soul-funk come “Let me show ya” (con Paul Randolph alla voce) e “I can see” (con il DJ Ben Westbeech), il pop solare e la splendida voce di Thief in “Lie”, atmosfere R&B in “What do you want” (con Joe Duckie) “Lucky girl” e “Dial a clichè” (entrambe con Paul Randolph) e l’hip-hop di “So far from home” (con il rapper americano Phonte). Su tutte si stagliano tre gemme: “Little bird” (con il giovane soul-man Josè James come vocalist) in stile nu-soul alla Zero 7, il nu-jazz sfumato di samba di “Gafiera” (con lo storico gruppo fusion brasiliano degli Azymuth) e la dolcezza di “Morning scapes”, suadente abbraccio tra jazz, soul e la voce della cantante anglo-brasiliana Bembe Segue.
Non sono dei creatori di musica, ma amalgamano in maniera egregia le sonorità di cui sono amanti e devoti!!!


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