DEGURUTIENI: “Dark Mondo” cover albumProveniente dal ghetto di Osaka Alco Degurutieni è una sorta di Tom Waits dell’estremo oriente che ama le atmosfere alla Kurt Weill, il blues licantropo, il jazz noir, il color cremisi, la pittura fluo e tutto ciò che sa di sinistro, fumoso, ambiguamente poco sano. Presentato come una one-man band, in realtà Degurutieni ama circondarsi di fanfare, strumenti giocattolo e svolazzanti suoni orchestrali. Che sia proprio questa la via più estrema alla musica exotica (con tanto di benedizione di Lux Interior?).

Quando ricevi musica da Voodoo Rhythm Records, puoi scommettere che sarà qualcosa di insolito. Ma anche se sei preparato per qualcosa di bizzarro, probabilmente non sei del tutto pronto per Degurutieni.

Ha iniziato a creare musica quando aveva 16 anni, usando tutto ciò che poteva trovare e registrando canzoni su un vecchio registratore. Con il suo nuovo album “Dark Mondo”, ha continuato i suoi metodi insoliti registrando tutto sul suo telefono ed esportando le tracce separatamente per l’uso in studio. Il risultato è un genio pazzo impossibile da classificare.

L’album inizia con una spettrale canzone strumentale che dura solo un minuto. L’atmosfera della canzone è cinematografica. Sembra la traccia perfetta per una scena di un film dell’orrore in cui qualcuno sta camminando attraverso un passaggio oscuro (forse sotterraneo) verso una fine minacciosa.

Quella sensazione cinematografica è coerente in tutto il disco. Qualsiasi canzone, qui, si adatterebbe alla colonna sonora di un film, in particolare un thriller psicologico teso. L’inizio di “Shanghai” è un ottimo esempio. Presenta un ritmo irregolare e alcuni suoni alti e spaziali che ricordano un theremin.

Quando ascolti per la prima volta la voce, non puoi fare a meno di notare la somiglianza vocale con Tom Waits, e non sono solo le voci ad essere simili. Alcune delle melodie di queste canzoni sono simili a Waits nell’era di “Mule Variations” e “Blood Money”.

È impossibile prevedere cosa verrà dopo in questo album. In qualche modo rende del tutto normale passare da suoni jazz come Miles Davis a suoni esotici. L’effetto è difficile da spiegare come potresti immaginare. Immagina se Tom Waits fosse davanti a un’orchestra esotica e invitasse i Soul Coughing a partecipare ad alcune canzoni. Questa è una descrizione che ti avvicina, ma ancora non rende completa giustizia all’esperienza di ascolto di questo album.

In ogni caso, se siate ancora in attesa di un nuovo lavoro di Waits, che latita da tempo immemore, potreste tranquillamente considerare “Dark Mondo”. Sembra di essere capitati in un circo, durante il carnevale, suoni exotici e umore notturno: un piacere indescrivibile!!!


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