Registrato nel corso dell’inverno australiano e ultimato alle prime luci della primavera successiva, “Essence!” arriva a otto anni di distanza da “Peaceful Snow”, il capitolo della virata pianistica e dell’ingresso in line‐up di Miro Snejdr, scelto da Douglas P. ad accompagnare il suo canto dopo averne apprezzato le suggestive trascrizioni per solo piano di brani dal repertorio dei DIJ. La carriera del Nostro è costellata di tanti capolavori quante le stazioni di un calvario controculturale cominciato agli albori degli anni ’80 con i prodromici “Heaven Street” e “The Guilty Have No Pride” e proseguito – sfida dopo sfida – sulle note terribili e meravigliose di “Nada!”, “The World That Summer”, “The Brown Book”, “The Wall of Sacrifice”, “But”, “What Ends When The Symbols Shatter?”, “Rose Clouds Of Holocaust”… giusto per ricordarne alcuni.
Dopo le fasi del Totenpop guitar di “The Rule Of Thirds” (l’album acustico del 2008) e del Lounge Corpse Piano Bar di “Peaceful Snow”, con “Essence!” si apre un nuovo ciclo nel cammino musicale ed esistenziale dei Death In June, meglio versato per le forme ad impatto della combat song strutturata e relativamente lontano dai climi atmosferici, stripped back, delle ultime prove, ma che a ben vedere rappresenta la summa della vicenda deathinjuneana tutta.
Un album che, osserva Doug, serve a far riflettere sulla vera ‘essenza’ del gruppo. La marcia per arrivare fino a qui è stata lunga e irta di ostacoli ma ne valeva la pena; questa è la sua ultima tappa naturale, quella che lo ha condotto laddove oggi il suo canto libero torna a rifulgere invitto, in un luogo fatto di grande musica, di sogno e di poesia.”


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