Il nuovo album di Daymé Arocena è un ritorno alle radici del tipico sound dell’Havana, Cuba.
Seguita ancora una volta da un incredibile ensemble di musicisti cubani, la visionaria cantante, compositrice e songwriter ha spogliato il suono della sua isola all’osso. Il disco è stato composto e registrato in un semplice studio della capitale e Daymè ha prodotto il lavoro da sola proprio per dare a “Sonocardiogram” un tocco personale.
Jazz contaminato al suo massimo splendore, con un tocco di rumba e il tipico flavor cubano in cui si sposano musica e religione.
Il lavoro si ispira ad artisti del calibro di Tito Puente e La Lupe, protagonisti assoluti del sound dell’isola caraibica.
Daymè si sta ritagliando uno spazio come una delle più interessanti voci della musica latina contemporanea, grazie anche alla collaborazione con un maestro del sound della sua terra come Roberto Fonseca e a quelle con pesi massimi del jazz internazionale come Dexter Story e Miguel Atwood-Ferguson. Da una recente apparizione al Primavera Sound di Barcellona, fino ai tour sold-out in Giappone e USA, gli spettacolari show della Arocena e della sua band continuano a raccogliere centinaia di spettatori in ogni angolo del pianeta.
È incredibile come riesca a miscelare le tradizioni afro-cubane, quindi ritmico-tribali, con la musica classica, il soul e il jazz da camera che riescono ad entrare contemporaneamente nelle sue composizioni. La vocalità è estremamente emozionale capace di entrare nell’anima dell’ascoltatore e commuovere e sorprendere allo stesso tempo. La musica che esce dai solchi è moderna e riesce a raggiungere chiunque la ascolti senza però scendere a compromessi commerciali.
Disco che consiglio caldamente, a me ha aperto il cuore!!!


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