Per quasi un decennio la storia di Com Truise si è basata sulla fantascienza e su fatti astratti. Il singolare stile di musica beat melodica di Seth Haley si materializza in una fosca nostalgia meccanica ed in una cosmologia ridotta a piccoli frammenti. Ad ogni uscita, accanto alla raffinatezza sonora, arriva una scia di vapore sempre più visibile verso la stessa ontologia di Haley. Il suo tanto atteso LP “Iteration” del 2017 ha portato a compimento una saga spaziale concettuale mentre rifletteva anche sui cambiamenti sismici della vita del produttore e designer.
Che il progetto Com Truise fosse in procinto di esaurire la propria carica creativa, doveva essere chiaro anche al producer nascosto dietro al simpatico alias. Così l’americano Seth Haley ha provato a reinventarsi, declinando le consuete architetture electro eighties in una nuova tavolozza sonora, meno debitrice rispetto al passato verso tutto quell’immaginario wave.
Esplicitano questa scelta tanto la cartella stampa (che racconta di come Com Truise abbia rivoluzionato il settaggio della propria DAW prima d’intraprendere le sessioni di composizione e registrazione) quanto il primo vero brano in scaletta (preceduto da una breve introduzione), una title track scelta anche come singolo di lancio, che pare trasportare l’Apparat più emozionale nella New York apocalittica e distopica di John Carpenter.
Altrove le atmosfere si manifestano con un tocco serrato e schizoide (“Kontex” e “Privilege Escalation”), in altri casi si avverte un passaggio dalla New York prettamente urbana alle distese aride e desertiche fuori Los Angeles (“Ultrafiche of You”,”Laconism”).
Il nostro ha avvertito l’esigenza di cambiare pelle, se prima era una semplice synthwave a caratterizzare l’approccio sonoro di Seth ora sembra essere un’ambient-wave più profonda e multiforme.
La materia non è ancora perfettamente a fuoco, ma Haley si è rimesso in gioco e questo potrebbe condurre a soluzioni interessanti per il futuro.
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