CassowaryCassowary è il suono della Los Angeles contemporanea, una collisione infuocata dai sapori locali che rende il mondo più fresco e sconosciuto. Questo melting pot di influenze è evidente in “She Funked Me”, una confusa foschia post-disco, tra i numeri più esaltanti del debutto omonimo del 24 enne polistrumentista. Miles Shannon, è un formidabile sax tenore, diplomatosi alla prestigiosa High School for the Arts della Contea di Los Angeles. Già vezzeggiato da un personaggio in vista come Earl Sweatshirt, il nostro è pronto a recitare un ruolo di primissimo piano nella scena indie californiana. Se c’è un fil rouge che da Prince porta a Thundercat, Cassowary è forse lo spettatore più interessato.

È una delle sorprese più interessanti di una scena in cui il jazz e l’alternative R’n’B si incrociano senza soluzione di continuità. La passione per la musica nasce fin da bambino, quando subisce l’influenza dei dischi del nonno e sogna di diventare un jazzista, di seguire le orme di musicisti quali Clifford Brown e Miles Davis, imparando a suonare la tromba, ma ritrovandosi tra le mani un sax e decidendo di continuare con quello senza alcun problema, anzi con un certo piacere. Si mette a studiare con grande applicazione, tanto che è diventata la sua ragione di vita.

Nel frattempo entrano in gioco delle variabili circa le influenze musicali da cui trae ispirazione. Ci balza alle orecchie un blend afroamericano di prima qualità in cui riconosciamo linguaggi d’archivio (boogie, funk, soul e jazz fortemente contaminato con la fusion), ma presentati con un approccio fresco e creativo, un risultato che ricorda le cose che ci propongono due etichette illuminate quali la Brainfeeder e la Stones Throw in cui non manca l’hip-hop della west-coast. Ascoltate la suadente “Price went up” per comprendere di cosa stia parlando.

Interpellato su queste nuove influenze Miles Shannon afferma che questa scelta stilistica potrebbe essere dovuta ai dischi della madre, vera e propria fanatica dei Fugees, e a quelli dell’amico d’infanzia Earl Sweatshirt, futuro membro degli Odd Nosdam, per le rime di Mobb Deep e Talib Kweli.

Al di la di queste considerazioni nozionistiche, l’importante è che Shannon continui a produrre pezzi come “She funked me” autentica gemma disco appiccicosa, “Belt Notch!” sciolta fusion da ascolto rilassato e si conceda pure il rap di “Cyclical” con rime di Tyler Cole. Rimane convincente anche con la suite jazz-funk, divisa in tre movimenti, “114°”.

Ascolti pure quello che gli pare se poi il risultato è un album come questo in grado di renderci le nostre giornate migliori!!!


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