AMORPHOUS ANDROGYNOUS & PETER HAMMILL: “We Persuade Ourselves We Are Immortal” cover albumEvitando spesso il tradizionale circo promozionale, The Amorphous Androgynous si muove agile secondo le proprie regole. Quindi questa collaborazione con il frontman dei Van der Graaf Generator, Peter Hammill, potrebbe essere stata una sorta di rilascio morbido, non ci è voluto molto perché la vite prog si innescasse, avvertendo i fan che forse questo era qualcosa che valeva la pena ascoltare. E perbacco, vale la pena ascoltare “We Persuade Ourselves We Are Immortal”.

Per chi non lo sapesse, gli Amorphous Androgynous sono il braccio proggy / psych del gruppo di ambient dance The Future Sound Of London, che ha avuto un successo con “Papua Nuova Guinea” nel 1991. Le credenziali prog della band sono state scritte in grande sul loro eccellente album del 1994 “Lifeforms”, che comprendeva contributi di Robert Fripp, Klaus Schulze e Ozric Tentacles, tra gli altri. Gli AA erano attivi come una propaggine progressiva più organica dai “Tales Of Ephidrina” del 1993, ma iniziarono a mettere in ombra i FSOL con la loro serie di CD mix, “A Monstrous Psychedelic Bubble Exploding In Your Mind”, creando un invitante pool di ibridi prog, psych e ambient.

“We Are Immortal” vede il duo AA di Garry Cobain e Brian Dougans arruolare Hammill, insieme al sassofonista Brian Hopper, l’ex chitarrista della Ian Gillan Band Ray Fenwick, Jarrod Gosling dei Regal Worm e, forse più sorprendentemente, Paul Weller, per un profondo tuffo in alcuni dei momenti prog più divertenti che ascolterai negli ultimi 12 mesi.

L’uscita a sei tracce è costruita attorno alla title track centrale, scritta con Hammill, Weller e Fenwick. È una melodia sognante che si basa su un ritornello vocale di Hammill altamente orecchiabile, alcune pause di sax Floydiane ispirate da Hopper e alcune chitarre deliziosamente fluide di Weller e Fenwick. Sono presenti tutti i luoghi comuni del progessive sound, ma impreziositi da inserti funk, soul e rock e citazioni che spaziano tra Led Zeppelin, Vangelis, Beatles e Pink Floyd. I cori celesti si sollevano, fasce di tastiere e archi ti trasportano in luoghi remoti e le linee di chitarra riaccendono il gancio principale. Sopra tutto, la voce straordinaria e ancora giovane di Hammill regna sovrana. È un vero piacere.

Garry Cobain e Brian Dougans sono sempre ispirati, quasi fossero in ‘missione per conto di Dio’!!!


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  1. Grandioso album di prog spacerock psichedelico viaggio instaurato tra gli artisti fusi da una unica tematica : il viaggio musicale .

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